I Talebani afghani chiedono a Donald Trump il ritiro di tutti i militari Usa dispiegati in Afghanistan. Il portavoce dei Talebani, Zabihullah Mujahid, esorta il vincitore delle presidenziali Usa a “evitare altre disgrazie in una guerra persa”. In un messaggio di cui dà notizia l’agenzia di stampa Dpa, Zabihullah Mujahid chiede di “lasciare che anche gli altri Paesi godano della libertà“.
In Afghanistan, il Paese della guerra più lunga della storia americana, sono attualmente dispiegati circa 9.800 soldati Usa e il numero delle truppe dovrebbe passare a 8.400 quando Barack Obama lascerà a gennaio la Casa Bianca.
Il presidente afghano Ashraf Ghani, congratulandosi con Trump per la vittoria, ha espresso la “speranza che in stretta collaborazione con il nuovo presidente americano le relazioni” tra Kabul e Washington “possano espandersi e crescere ulteriormente nell’interesse reciproco”. Anche il ‘chief executive’ del governo di Kabul, Abdullah Abdullah, ha espresso la speranza che con Trump si assista a un “rafforzamento della cooperazione”.
Nel suo programma di governo il magnate newyorchese aveva promesso una riduzione dell’impegno militare americano all’estero, salvo quando fosse “assolutamente necessario“. Aveva poi rilanciato una ripresa delle relazioni con Russia e Cina. Ma sulla lotta al jihad e al fondamentalismo era stato ancor più chiaro: promettendo, tra le altre cose, la sconfitta definitiva dell’Isis.