I sindaci delle grandi città statunitensi si stanno preparando a sfidare l'amministrazione Trump sui raid degli agenti federali contro gli immigrati irregolari. Blitz che sono stati autorizzati dal presidente Donald Trump. La notizia dell'inizio dei raid era stata anticipata dal New York Times che aveva citato fonti dell'amministrazione Usa. Secondo il giornale, sono almeno 10 le città che dovrebbero essere passate al setaccio dagli agenti alla ricerca di circa 2000 migranti, entrati illegalmente nel Paese e raggiunti da decreti di espulsione. Se durante le retate degli agenti dell'Immigration and Customs Enforcement saranno intercettati altri irregolari, verranno arrestati.
De Blasio sfida Trump
E dalla parte dei migranti si è schierato, ancora una volta, il sindaco di New York, Bill De Blasio, candidato alla Casa Bianca, che da mesi guida la rivolta delle cosiddette “città santuario” contro la politica della tolleranza zero di Donald Trump. “Se voi o i vostri cari siete avvicinati dagli agenti nella vostra casa, in strada o in luoghi pubblici ricordate: avete dei diritti, e la vostra città vi aiuterà a combattere per loro”. E' questo il messaggio che De Blasio ha postato su Twitter, sia in inglese che in spagnolo. “Se siete preoccupati che vi separino dai vostri figli potete ricorrere ad un assistente legale”, ha aggiunto fornendo anche un numero di telefono da chiamare.
Le opinioni degli altri sindaci
Dello stesso avviso anche la prima cittadina di Atlanta, Keisha Lance Bottoms. “Non ho sentito di alcun sindaco dire che è interessato a questi raid che sono disumani“, ha dichiarato la Bottoms. “Non ci hanno informato di nulla, è difficile per un sindaco dire quello che può accadere”, ha sottolineato il sindaco di Miami, il repubblicano Franci Suarez. Ma anche Eric Garcetti, il sindaco di Los Angeles ha lanciato un appello per difendere i bamnbini che saranno coinvolti nei raid.