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I Repubblicani invitano Netanyahu all’insaputa di Obama. Gelo alla Casa Bianca

Il contrastato rapporto tra Barack Obama e Benyamin Netanyahu si arricchisce di un nuovo capitolo. Lo speaker della Camera, il repubblicano John Boehner, ha annunciato che il premier israeliano è stato invitato a intervenire al Congresso americano l’11 febbraio prossimo in occasione del 36esimo anniversario della rivoluzione islamica in Iran. “Netanyahu è un grande amico del nostro Paese” e l’invito fa parte del “nostro costante impegno per la sicurezza e il benessere del suo popolo” ha spiegato Boehner aggiungendo che il premier parlerà della minaccia che l’Islam radicale e l’Iran rappresentano per la sicurezza di Israele e degli Stati Uniti. Il primo ministro era già intervenuto due volte davanti al Congresso, nel 1996 e nel 2011.

La Casa Bianca è caduta dalle nuvole, reagendo con freddezza. “Netanyahu è sempre il benvenuto negli Stati Uniti, ma è inusuale che sia stato invitato dalla Camera e non dalla Casa Bianca” ha spiegato il segretario di Stato americano, John Kerry, commentando la decisione di Boehner di invitarlo senza avvertire l’amministrazione Obama. “Non abbiamo mai discusso su una possibile visita. Ci riserviamo quindi un giudizio”, affermano dalla presidenza Usa.

Il portavoce Josh Earnest ha ammesso di avere appreso dell’invito di Boehner solo nella mattinata di mercoledì. “Il protocollo – ha aggiunto – prevede che in occasione di una visita negli Stati Uniti sarà il leader di un Paese a contattare la Casa Bianca. Washington è ora in attesa di parlare con Gerusalemme” ha chiarito Earnest. Il discorso del Premier israeliano alla Camera Statunitense – improntato alla necessità di una sicurezza mondiale contro la minaccia estremista – arriva nel pieno della campagna elettorale in Israele. Già che lo schieramento di destra nel Paese è in difficoltà, con questa mossa Netanyahu spera di raccogliere nuovi consensi.

 

Milena Castigli: