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I primi miliziani iracheni entrano a Kobane

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I primi miliziani curdo-iracheni, i peshmerga, sono entrati a Kobane, la cittadina siriana al confine con la Turchia da settimane assediata dall’Isis. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), precisando che si tratta di un primo contingente, poiché il punto di accesso è sotto il bombardamento dell’Isis.

Intanto oggi è stato pubblicato un rapporto di Human Rights Watch che denuncia come lo Stato Islamico abbia giustiziato sommariamente almeno 600 prigionieri del carcere di Badoush lo scorso giugno a Mosul. Il massacro è stato raccontato da 15 sopravvissuti. Le vittime sono in gran parte sciiti: altri prigionieri sunniti e cristiani sono “stati trasportati via con i camion”. “Ci hanno preso in 1.500 – racconta uno dei sopravvissuti – ci hanno caricato sui camion e portato in mezzo al deserto, a circa 2 chilometri dalla prigione”. I miliziani dell’Isis hanno poi separato gli sciiti dai sunniti e dai cristiani, che sono stati fatti risalire sui camion e portati via. I rimanenti prigionieri sono stati portati nei pressi di un burrone. Lì è iniziata la mattanza. Gli uomini sono stati costretti a mettersi in fila. I jihadisti li hanno costretti ad alzare la mano e gridare il proprio numero di fila. Alcuni sopravvissuti affermano di aver sentito il numero “680”. “Hanno iniziato a spararci da dietro, anche con le mitragliatrici pesanti”, racconta un testimone.

Sara Sbaffi: