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I media: “Abbattuti due missili israeliani”

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Apoche ore dall'annuncio del presidente Trump di ritirarsi dall'accordo sul nucleare con l'Iran, sale la tensione in Medio Oriente. Alcuni caccia israeliani avrebbero invaso lo spazio aereo siriano nei pressi di Damasco e, secondo alcuni media israeliani (i quali hanno citato fonti siriane) alcune esplosioni sarebbero state avvertite nella notte nella zona sud della Capitale. Immediata la risposta dell'esercito siriano il quale, stando alle medesime fonti, avrebbe messo in funzione la propria contraerea abbattendo due missili. Al momento la situazione resta incerta: la tv di stato ha parlato di diverse esplosioni, voce avvalorata da numerosi filmati e foto che, in queste ore, stanno circolando sul web, rimbalzando da un social all'altro. Secondo i media locali, i boati sarebbero da ricondurre ai missili intercettati e distrutti dalle forze armate siriane ma alcuni di questi avrebbero centrato l'obiettivo: Rami Abdel Rahman, direttore dell'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, afferma che alcuni testate missilistiche hanno colpito “un deposito di armi di Hezbollah e degli iraniani”. Tuttavia, secondo i media siriani l'obiettivo del raid sarebbe da rintracciare al'interno del distretto di Kissweh.

Il silenzio di Israele

Nonostante i media israeliani riportino la notizia delle esplosioni udite a Damasco, da parte del Ministero della Difesa israeliano non giungono nè conferme né smentite in proposito. Nei giorni scorsi il governo israeliano si era detto pronto a eliminare Assad che, secondo il Ministro dell’Energia, Yuval Steinitz, “permette all'Iran di operare all'interno della Siria”. Ai microfoni di Ynet, Steinez aggiungeva:  “E’ inaccettabile che Assad se ne stia tranquillo nel suo palazzo mentre permette che la Siria venga trasformato in una base per attaccare Israele”. 

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