Tensioni a Tirana, dove l'opposizione albanese è scesa oggi in piazza contro il Governo del premier socialista Edi Rama per chiedere “un governo transitorio che prepari elezioni anticipate che siano libere ed in rispetto degli standard internazionali”. Gli oppositori definiscono l'attuale governo “corrotto e inefficiente”. Durante le proteste di piazza, un gruppo di manifestanti ha assalito il palazzo di governo, tentando di sfondare l'entrata principale, ma sono poi stati respinti dalle forze della Guardia Repubblicana che dall'interno dell'edificio, ha lanciato lacrimogeni.
Basha contro tutti
La manifestazione è stata fortemente voluta dal leader Lulzim Basha – a capo del partito democratico – il quale ieri aveva dichiarato che l’opposizione non si fermerà fino a quando il governo non lascerà il suo ruolo e il paese non si libererà dalla criminalità e dall’oligarchia.
“La disperazione, la perdita della speranza, il dubbio e la mancanza di fiducia, sono le ultime armi di questa banda al governo. Noi vi invitiamo il 16 febbraio a gettare nel fiume Lana queste armi, insieme alla propaganda, in modo che tutti insieme possiamo riaccendere i motori dell’economia, del benessere e dell’occupazione, che diventeranno realtà con il nostro programma economico”, aveva affermato Basha nell’incontro con gli abitanti di Fier ad inizio febbraio.
Entrare nella Ue
Intanto, già dai giorni scorsi, dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti era arrivato l’invito a mantenere la manifestazione pacifica. L’Albania spera infatti che, entro la fine dell’anno, Bruxelles decida di avviare i negoziati di adesione affinché la “Nazione delle Aquile” possa diventare membro a pieno titolo dell'Unione Europea.