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I GRANDI D’EUROPA IN CAMPO PER FERMARE GLI SBARCHI

E’ in corso a Bruxelles il vertice straordinario richiesto dall’Italia dopo l’ennesima e più grave strage dei migranti nel Mar Mediterraneo per cui i leader dei 28 hanno osservato un minuto di silenzio all’inizio del summit. Durante il Consiglio si deciderà come affrontare l’emergenza immigrazione, avrà sul tavolo le 13 proposte che la Commissione Europea aveva già presentato lunedì scorso a Lussemburgo: “Il piano – si legge in una nota – ha ottenuto il pieno sostegno dei ministri di Esteri e Interni”. Nel decalogo sottoposto all’attenzione del Consiglio straordinario viene data la precedenza al sostegno e rafforzamento delle operazioni congiunte nel Mediterraneo Triton e Poseidon, condotte dall’Agenzia Frontex per la sorveglianza delle frontiere esterne, con un’estensione del loro raggio d’azione che dovrebbe significare, in realtà un potenziamento delle loro capacità di ricerca e salvataggio in mare.

Il secondo punto mira ad uno “uno sforzo sistematico per catturare e distruggere le imbarcazioni usate dai trafficanti” in Libia, un’operazione sul modello della missione Atalanta con cui l’Ue intervenne contro la pirateria a largo del Corno d’Africa. A riguardo il ministro degli Affari Esteri Muhammed El-Ghirani ha manifestato da subito la sua contrarietà: “Non accetteremo mai che l’Europa bombardi presunte basi di trafficanti di esseri umani. Tripoli si opporrà”. Il ministro colpevolizza inoltre l’Ue di non aver mai riconosciuto il loro governo come tale e dunque di aver sempre respinto ogni collaborazione per affrontare il problema dell’immigrazione illegale. “Come saprete – ha concluso il politico – se verrà colpito un innocente o uno scafista?”. Tra i punti salienti del programma inoltre è previsto che l’Europool si occupi di combattere le attività dei trafficanti su internet e che Tunisia, Egitto, Mali, Niger e altri Paesi incrementino la cooperazione per monitorare e controllare flussi di migranti e rifugiati prima che arrivino sulle coste del Mediterraneo.

Intanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dalla Zagabria torna a dire che: “i trafficanti di esseri umani vanno contrastati con tutta la forza e vigore possibile”. Spetterà a Federica Mogherini, alla quale è stato affidato il mandato, il compito di mettere a punto la cornice legale e sciogliere i nodi più importanti della questione al fine di dare una forma definitiva all’operazione sulle coste libiche. Un ruolo che dovrà mediare e mettere d’accordo Onu e Libia, già dichiaratasi contraria alla distruzione di imbarcazioni. La Commissione Ue per avvantaggiare il lavoro, ha inviato un documento ai vari Stati membri affinché durante la riunione sarà possibile mettere sul tavolo l’impegno e la disponibilità in termini di mezzi di ogni nazione.

Il premier Renzi prima di recarsi al Justus Lipsius si è avviato nella sede del Partito socialista europeo per partecipare al pre-vertice del Pse. E’ qui che ha ricordato come l’Europa non deve essere relegata solo a iniziative economiche in quanto perderebbe la sua anima e la sua dignità. Poco dopo il vertice a quattro con Hollande, Cameron e Merkel con i quali il primo ministro italiano si  è incontrato prima dell’avvio del summit.

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