Sento fortemente che dovremmo da soli trovare le soluzioni ed è questa anche la posizione del governo centrale, ma se la situazione dovesse diventare pessima, allora nessuna opzione può essere esclusa se vogliamo che Hong Kong abbia almeno un'altra chance”: così la governatrice Carrie Lam, in conferenza stampa, ha risposto alla domanda su quale fosse il livello di disordine per poter chiedere aiuto a Pechino al fine di riportare la calma nella città scossa da quasi quattro mesi di proteste a favore di riforme democratiche.
Le proteste
Anche domenica scorsa decine di migliaia di manifestanti sono tornati in strada a Hong Kong sfidando il divieto di presentarsi ai cortei mascherati, introdotto dalla nuova legge firmata dalla governatrice, Carrie Lam. I manifestanti hanno protestato in particolare contro il ricorso alle legge di emergenza da parte del governo per vietare l'uso di maschere nelle assemblee pubbliche. Inmerito l'Alta Corte di Hong Kong ha respinto la richiesta di 24 politici dell'opposizione di sospendere il divieto di indossare maschere alle manifestazioni. Il giudice Godfrey Lam Wan-ho ha confermato la misura d'emergenza messa in campo da venerdì scorso dalla governatrice dell'ex colonia britannica contro le proteste poiché, secondo la corte, la legge non nega il diritto alla libera espressione e di riunirsi.