Hamas, Hezbollah e altri gruppi armati anti-israeliani stanno formando un'alleanza per organizzare iniziative “a livello politico, militare e di sicurezza” contro la decisione del presidente americano Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Lo riporta il quotidiano libanese in inglese Daily Star citando una fonte dei servizi di sicurezza di Beirut.
Asse
La fonte sottolinea che la decisione di istituire un “organo di coordinamento” fa seguito ad una dichiarazione del leader di Hezbollah, il Partito di Dio alleato dell'Iran, secondo il quale “l'asse della resistenza” deve concentrarsi sulle iniziative anti-israeliane ora che la guerra civile in Siria si avvia alla conclusione. L'iniziativa, se confermata, favorirebbe un ulteriore avvicinamento di Hamas – affiliato alla Fratellanza musulmana sunnita – all'Iran sciita, dopo alcuni anni di freddezza dovuti al sostegno fornito dallo stesso Hamas al fronte anti-regime in Siria. Dall'asse, oltre a Hezbollah e Hamas, dovrebbero far parte altri cinque gruppi armati attivi a Gaza e in Cisgiordania e la potente milizia sciita irachena Al Hashd al Shaabi.
Taglio ai fondi
Intanto gli Stati Uniti hanno deciso di tagliare i fondi all'Onu come ritorsione per la risoluzione contro il riconoscimento di Gerusalemme. ''Non consentiremo più che ci si approfitti della generosità americana'' ha affermato Nikki Haley, l'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite ''Continueremo a valutare modalità per migliorare l'efficienza dell'organismo tutelando i nostri interessi'' ha aggiunto lasciando di fatto aperta la porta a ulteriori riduzioni dei contributi americani. Con il taglio annunciato le minacce neanche troppo velate delle ultime settimane diventano realtà e mostrano come gli Stati Uniti intendano esercitare la loro forza finanziaria all'Onu in modo che le loro proprità e le loro richieste siano rispettate. Poco prima del voto in Assemblea Generale all'Onu, Haley ma ancheTrump avevano avvertito: votate contro gli Stati Uniti e i fondi saranno ridotti. ''Risparmieremo molti soldi'' aveva detto l'ex tycoon. ''Prenderemo i voti di chi vota contro'' gli aveva fatto eco Haley. Gli Stati Uniti sono responsabili per il 22% del budget operativo dell'Onu, affermandosi come il paese che contribuisce di piu' per il budget 2016-2017 delle Nazioni Unite hanno versato 1,2 miliardi di dollari su un totale di 5,4 miliardi. Gli Usa sono anche il paese che singolarmente contribuisce di piu' alle operazioni di peacekeeping dell'Onu, versando una quota del 28,5% su un totale di 6,8 miliardi di dollari per il 2017-2018.