Nonostante numerosi sforzi, la violenza sessuale continua ad essere una caratteristica orribile dei conflitti in tutto il mondo”, e i gruppi di attivisti hanno dimostrato che “è usata deliberatamente come arma di guerra“. Così il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, durante la riunione in Consiglio di Sicurezza a cui partecipano anche i premi Nobel per la pace Nadia Murad e Denis Mutwege, e l'avvocato attivista Amal Clooney.
La risposta
Guterres ha sottolineato che “un numero crescente di governi ha mostrato la volontà di perseguire gli autori e fornire servizi ai sopravvissuti, le missioni di pace delle Nazioni Unite ora ricevono una formazione per prevenire e rispondere a questo crimine, ed è stata rafforzata la nostra capacità di indagare sui crimini di violenza sessuale e di genere“. “Dobbiamo riconoscere che lo stupro in guerra colpisce in larga misura le donne perché è collegata a questioni più ampie come la discriminazione di genere”, ha proseguito, ribadendo che la prevenzione deve quindi essere basata sulla promozione dei diritti delle donne e dell'uguaglianza tra i sessi.
Impunità
Il segretario generale ha sottolineato che c'è “un'impunità diffusa” e la “maggior parte di questi crimini non viene denunciata, investigata o perseguita”. Infine, ha incoraggiato il Consiglio di Sicurezza a “lavorare insieme per superare le differenze“. La risposta globale “a questi crimini – ha concluso Guterres – deve garantire la punizione degli autori e il sostegno completo ai sopravvissuti nel rispetto dei loro diritti umani“.