In Siria si rischia una “escalation militare totale” fra Russia e Stati Uniti. A lanciare l'allarme è il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, aprendo la sessione d'emergenza del Consiglio di sicurezza.
Nuova Guerra Fredda
Guterres ha agire “responsabilmente in queste rischiose circostanze“. Successivamente ha affermato: “La Guerra Fredda è tornata”. Ma rispetto agli anni passati, oggi il gelo tra Mosca e Washington si ripresenta con una differenza: “Il meccanismo e le salvaguardie che in passato esistevano per gestire i rischi di una escalation non sono più presenti“. Quanto alla Siria, le soluzioni devono essere “politiche e non militari”. Guterres ha anche invitato ognuno “ad assumersi la propria responsabilità” e “punire chi usa armi chimiche per evitare che questo accada di nuovo”.
Preoccupazione
In precedenza il segretario generale dell'Onu aveva espresso preoccupazione per l'”impasse” e sottolineato la necessitàdi evitare che “la situazione diventi una spirale fuori controllo“. Il suo monito era arrivato dopo il mancato accordo in seno al Cds sulla risposta al presunto attacco chimico in Siria contro i ribelli a Douma da parte del presidente Bashar Assad. Guterres aveva espresso “rammarico” per il mancato raggiungimento di un'intesa da parte dei cinque membri permanenti del Cds (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) . “Oggi ho convocato gli ambasciatori dei 5 membri permanenti del Consiglio di sicurezza per ribadire la mia profonda preoccupazione sui rischi dell'attuale impasse“, aveva dichiarato . “Non dimentichiamo che l'impegno deve essere per la fine delle terribili sofferenze del popolo siriano” aveva rimarcato.
“Messinscena”
Mosca ha, intanto, affermato di aver individuato i responsabili della “messinscena” dell'attacco chimico contro la Duma. E ha affermato di avere le prove “che dimostrano il coinvolgimento della Gran Bretagna in un'operazione chimica provocatoria in Siria”.