La minaccia rappresentata dalle armi di distruzione di massa rimane e anzi, sembra che stia guadagnando forza. Le preoccupazioni globali sulle armi nucleari sono al livello più alto dalla Guerra Fredda e la situazione nella penisola coreana è la più tesa e pericolosa sfida per la pace e la sicurezza del mondo di oggi”. Così il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza. Dicendosi “profondamente preoccupato per il crescente rischio di uno scontro militare e per le inimmaginabili conseguenze che ne deriverebbero”.
Via diplomatica
Per Guterres, l'unità del Consiglio di Sicurezza Onu apre anche la strada all'impegno diplomatico. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha ribadito il suo plauso alla riapertura del canale di comunicazione intercoreana, “fondamentale per ridurre il rischio di errori di calcolo e incomprensioni”. “Sono anche incoraggiato dalla decisione della Corea del Nord di partecipare alle Olimpiadi invernali nel Sud“, ha continuato. “Dobbiamo costruire su questi piccoli segnali di speranza ed espandere gli sforzi diplomatici per raggiungere la pacifica denuclearizzazione della penisola coreana”.
Mosca replica a Washington
La Russia, intanto. ha definito “infondate” le accuse mosse dalla leadership americana, di violare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sulla Corea del Nord. “Le dichiarazioni di funzionari americani su alcune presunte violazioni delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu sulla Corea del Nord sono assolutamente infondate e non corrispondono alla realtà“, ha detto a Interfax una fonte del ministero degli Esteri russo. “La Russia – ha continuato la fonte – rispetta pienamente e rigorosamente tutte le richieste delle risoluzioni e pretende lo stesso da altri Paesi, compresi gli Stati Uniti. E non solo nella parte del regime di sanzioni, ma anche nella dimostrazione di un reale impegno per la soluzione politico-diplomatica della situazione nella penisola, cosa che e' chiaramente indicata in tutte le risoluzioni adottate”. Il segretario di Stato Rex Tillerson aveva accusato Mosca di violare le sanzioni contro Pyongyang, in particolare per quanto riguarda le forniture di petrolio. Anche il presidente Donald Trump aveva attaccato il Cremlino, sostenendo che “la Russia non ci sta aiutando con la Corea del Nord”.