Gaza vive una situazione umanitaria “drammatica” e quindi il blocco della Striscia va rimosso. Un Antonio Guterres “profondamente commosso” ha visitato per la prima volta l’enclave palestinese facendo appello alla comunità internazionale per sostenere con “forza l’aiuto umanitario” alla Striscia.
Poi ha annunciato, per dare immediata concretezza alle sue richieste, di aver deciso di destinare “dalle limitate risorse” del Fondo centrale dell’emergenza delle Nazioni Unite “4 milioni di dollari a favore delle attività dello staff dell’Onu che sta lavorando a beneficio del popolo di Gaza in queste tragiche circostanze“.
“Sono molto scosso di essere qui oggi a Gaza, sfortunatamente testimone – ha detto a Beit Lahiya, nel nord della Striscia dove non ha incontrato esponenti Hamas – di una delle più drammatiche crisi umanitarie a cui ho mai assistito in tanti anni di lavoro all’interno delle Nazioni Unite”.
Ma il segretario generale dell’Onu – che da tre giorni si trova nella regione dove ha incontrato la leadership israeliana e palestinese – non ha dimenticato la politica. “La soluzione dei problemi del popolo di Gaza non è umanitaria“, ha proseguito richiamando due concetti già espressi negli incontri avuti a Gerusalemme e in Cisgiordania “Il mio primo appello – ha spiegato – è all’unità: Gaza e Ramallah sono parti della stessa Palestina Per questo, in linea con i principi dell’Olp, invoco unità. Le divisioni non fanno che minare la causa del popolo palestinese”.
Il secondo appello – ha subito aggiunto – riguarda un “suo sogno: quello di vedere un giorno la Terra Santa con due Stati, Israele e Palestina, che vivono insieme in pace e sicurezza“. Ed ha rivendicato a questo fine “un processo politico credibile” che consenta la “Soluzione a 2 stati”. Accanto alla politica, non va dimenticato “un programma di interventi per migliorare le condizioni di vita del popolo palestinese”.
“E’ importante aprire le chiusure in linea con la Risoluzione 1860 del Consiglio di Sicurezza”, ha specificato facendo riferimento ad Israele ed Egitto. Prima di entrare a Gaza dal valico di frontiera con Israele, Guterres ha fatto un giro di elicottero lungo il confine insieme all’ambasciatore israeliano all’Onu Danny Danon e poi ha visitato uno dei tunnel costruiti da Hamas contro Israele. “Invece di lavorare per assicurare un futuro migliore ai loro figli – ha detto Danon – Hamas ha fatto dei residenti di Gaza degli ostaggi”.