Non è stata esattamente una celebrazione quella dei gilet gialli che, un anno dopo l'inizio delle manifestazioni contro il rincaro del carburante, si sono dati appuntamento ieri a Parigi e in altre città francesi per una nuova giornata di protesta che, pur non raggiungendo forse i picchi di intensità e (in alcuni casi) violenza di precedenti occasioni, hanno messo a dura prova le località interessate, dalle autorità alle Forze dell'ordine. Particolarmente complicata la giornata vissuta dalla capitale francese, dove Place d'Italie è stata teatro di intensi scontri fra manifestanti e poliziotti, i quali si sono trovati davanti alle barricate alzate sulla riva sinistra della Senna da un gruppo di persone in gran parte a volto coperto. Per il resto, scene fuori dall'ordinario ma per nulla nuove per Parigi: cassonetti incendiati, auto e altri mezzi danneggiati, vetrine distrutte. Al termine della giornata sono stati oltre 100 i fermi complessivi. E non è andata meglio a Bordeaux, a Tolosa e in altre città, dove la Polizia ha contenuto i manifestanti con lacrimogeni e cannoni ad acqua.
Giornata di fuoco
Come avvenuto anche nelle ultime proteste, sono più che altro le frange di black-bloc a imperversare per le strade francesi durante le proteste che, va ricordato, sono nate come movimento pacifico, pur se molto intenso già agli albori, con scene di incendi e caos cittadino che hanno caratterizzato soprattutto il mese di dicembre di un anno fa. Nell'ultima tornata di manifestazioni, i gruppi di dimostranti a volto coperto hanno letteralmente devastato Place de la Bastille e anche la centrale zona di Les Halles. Uno scenario che, si teme, può tornare a verificarsi anche il prossimo 5 dicembre, quando la manifestazione nazionale convocata dai direttivi del movimento viene segnalata da allerta massima.
Movimento che divide
Una situazione di tensione che, dopo una tregua durata per tutta l'estate e per i primi mesi autunnali, torna a mettere paura anche agli abitanti di Parigi che, dopo aver inizialmente aderito alla protesta (ottenendo il ritiro della controversa proposta sul rincaro del gasolio), ora vedono alle proteste, soprattutto per la presenza dei black-bloc, come un motivo di preoccupazione, proprio in virtù delle scene di violenza urbana che hanno caratterizzato sempre più intensamente le giornate di protesta. Anche se, in realtà, non sono tutti d'accordo: il movimento dei gilet gialli, infatti, continua a fare grossa presa tra i francesi, dividendo la massa fra chi ritiene che il governo non abbia ancora risposto in modo sufficiente alle istanze espresse e chi inizia a vedere nelle proteste una deriva sempre più lontana dalle motivazioni originarie. Con percentuali, pare, ancora sbilanciate verso la prima cateogria.