La penisola coreana potrebbe essere ad un passo dalla guerra. Il regime del Nord ha lanciato ieri in tarda serata due missili a corto raggio dalle coste orientali nel Mar del Giappone. Si tratterebbe di vettori di gittata pari a 490 km che, nelle ipotesi riportate dall’agenzia Yonhap, potrebbero essere modelli di Scud-c o Scud-d. Lo ha annuncia lo Stato maggiore di Seul, nel giorno di avvio delle manovre militari annuali tra Usa e Corea del Sud denominate rispettivamente “Key Resolve” e “Foal Eagle”.
Pyongyang aveva chiesto a più riprese ai due Paesi di sospendere le esercitazioni poiché considerate un “atto ostile” e “una prova generale per un’invasione del Nord”. Il portavoce dello Stato maggiore nordcoreano ha minacciato altri attacchi contro gli atti di ingerenza “della sovranità e della dignità” del Paese comunista, aggiungendo che: “L’unico mezzo per far fronte all’aggressione e alla guerra non è né il dialogo né pace, ma colpi spietati”.
Massima allerta a Seul, dopo la minaccia nordcoreana secondo cui “La situazione nella penisola è nuovamente ad un passo dalla guerra”. Da inizio anno, è la terza volta che Pyongyang lancia dei missili dal mar del Giappone. Secondo quanto dichiarato da Usa e Corea del Sud, le esercitazioni annuali su larga scala – che coinvolgono un totale di 200 mila soldati sudcoreani e circa 10 mila militari statunitensi – sono fatte “in funzione difensiva” alle provocazioni e agli attacchi del Nord.