L'asse tra Italia e Libia per la gestione dei flussi migratori inizia a dare i primi frutti: ieri sera una barca diretta in Europa con a bordo 158 migranti, tra cui 34 donne e nove bambini, è stata intercettata dalla Guardia costiera della Libia al largo della città di Khoms. Lo ha reso noto la stessa guardacoste libica. I migranti, hanno sottolineato, hanno ricevuto aiuti umanitari e assistenza medica e sono stati portati in un campo profughi a Khoms.
La linea del governo italiano è sostenuta da Manfred Weber, presidente del Ppe all'Europarlamento, che in un'intervista al Corriere della Sera afferma: “Penso che sia opportuno, come ha proposto il ministro Salvini, condurre negoziati diretti con la Libia e altri Paesi africani nostri amici per convincerli a fermare il modello di business dei trafficanti di esseri umani, com'è stato fatto in Turchia. Abbiamo bisogno di creare un meccanismo per distinguere alle frontiere i rifugiati dai migranti illegali, e rispedire questi ultimi da dove sono partiti. Rispetto alle politiche adottate dalla sinistra condivido quanto sta facendo Salvini sul terreno”. Salvini che stamattina ha ribadito la chiusura dei porti alle imbarcazioni ong. “Due navi di Ong spagnole sono tornate nel Mediterraneo in attesa del loro carico di esseri umani. Risparmino tempo e denaro, i porti italiani li vedranno in cartolina”, ha scritto su Twitter il ministro dell'Interno.