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Guantanamo: Obama decide di ridurre ancora il numero dei detenuti

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Quando manca meno di un mese alla fine del suo mandato come presidente e di fronte all’oramai impossibilità di chiudere definitivamente il super carcere di Guantanamo, Barack Obama decide di diminuire ulteriormente il numero dei detenuti all’interno della controversa prigione. Secondo quanto riportano i media statunitensi, il presidente uscente ha notificato al Congresso che intende trasferire alcuni di essi, anche se non ha specificato il numero.

Nel carcere che si trova sul suolo cubano e destinato ai super terroristi e jihadisti, da una “popolazione” massima di 780, sono rimasti attualmente 59 detenuti. Secondo quanto riferito dal Pentagono, al momento sarebbero circa 22 i prigionieri idonei al trasferimento, ma secondo quanto scrive il New York Times, quelli che lasceranno effettivamente la prigione di massima sicurezza sono 17 o 18.

A causa dell’impossibilità di trattare con molte delle Nazioni di origine dei detenuti – a causa delle guerre o dell’instabilità politica – gli Stati Uniti hanno stilato una lista di Paesi con cui stanno negoziando i trasferimenti. Tra questi compare anche l’Italia e, secondo quanto riportato dal New York Times, la decisione venne presa nell’ultima visita di Matteo Renzi alla Casa Bianca.

Il campo di prigioni di Guantanamo venne aperto dall’amministrazione Bush nel 2002, dopo i gli attentati alle Torri Gemelle. La sua funzione era quella di carcere di massima sicurezza per prigionieri accusati di terrorismo. Molto spesso i carcerati erano detenuti a tempo indeterminato. Già dal suo primo mandato alla Casa Bianca, il presidente Obama aveva manifestato la volontà di chiudere la struttura, affermando che i metodi di detenzione “convenzionali” fossero altrettanto efficaci. Il Senato aveva bocciato la sua proposta con 80 voti contrari e solo 6 favorevoli.

 

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