Il Parlamento greco ha votato in favore della nuova legge elettorale. Nel corso di una votazione andata avanti fino alle prime ore di questa mattina, la coalizione di governo formata dai partiti Syriza e Greci indipendenti (Anel) è riuscita a ottenere il sostegno necessario per varare la riforma della legge elettorale ellenica in senso proporzionale. Con 179 favorevoli su 300, si dà quindi il via alla riforma del sistema di voto. La nuova norma prevede l’abbassamento a 17 anni dell’età minima per votare, cancella il bonus di 50 seggi garantito al partito che vinceva le elezioni e tiene fissa la soglia del 3% per ottenere una rappresentanza in aula.
Mentre l’abbassamento dell’età per il diritto di voto entrerà in vigore subito, l’abolizione del bonus di 50 seggi non entrerà in vigore dalle prossime elezioni, previste per l’autunno del 2019 al termine dell’attuale legislatura, in quanto la riforma non è stata approvata con la maggioranza qualificata di 200 voti.
Sono in molti a pensare che la mossa di Tsipras sia un modo per rafforzare il peso politico della sua formazione: sono infatti contrari tutti gli altri partiti, tra cui Pasok e il centrodestra di Nea Demokratia, che hanno accusato il premier di puntare solo a garantire la propria sopravvivenza politica. Il voto ai 17 enni, infatti, dovrebbe garantire più consensi alla sinistra, mentre l’addio definitivo al premio di maggioranza obbligherà in ogni caso a formare governi di coalizione.