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Grecia-Ue: la guerra (finanziaria) è iniziata

“Nessuno crede che il debito della Grecia sia sostenibile”. Sono le parole rilasciate alla Bbc dal portavoce di Syriza per le questioni economiche, Euclid Tsakalotos. Il portavoce della Coalizione della sinistra radicale – vincitrice alle elezioni del 25 gennaio scorso – ha spiegato all’emittente radiotelevisiva britannica di non aver conosciuto “nessun economista che dicesse onestamente che la Grecia potrà pagare tutto quel debito”.

“È poco realistico – ha aggiunto il portavoce – pensare che la Grecia possa pagare tutti i suoi debiti” mentre i creditori Ue – ha ribadito – dovrebbero essere “disposti a negoziare”. Tsakalotos ha anche sottolineato che sarà “il suo peggior incubo se l’eurozona crollerà, perché allora la Grecia cadrà”. “Se la Grecia crollerà e sarà rimossa dall’eurozona – ha spiegato – l’eurozona collasserà. Abbiamo detto sin dall’inizio che l’eurozona è in pericolo, però non a causa di Syriza ma a causa delle politiche di austerità”. Ma il governo Tsipras, ha assicurato il portavoce, non cerca lo scontro: “Il nuovo governo greco sarà disposto a cooperare e a rinegoziare per la prima volta con i nostri colleghi una soluzione giusta, fattibile e vantaggiosa per tutti”.

Angela Merkel, dopo le doverose congratulazioni ad Alexis Tsipras per l’elezione a Primo ministro, si è anche detta contrariata e sorpresa per la possibile richiesta di taglio del debito da parte del governo greco. La cancelliera tedesca ha augurato al leader di Syriza “molta forza e successo”: “Mi congratulo per la sua investitura a primo ministro della Repubblica ellenica. Lei assume la sua carica in un periodo difficile, nel corso del quale sarà confrontato ad una grande responsabilità”, ha scritto la Merkel nel messaggio indirizzato al neo Primo ministro.

La cancelliera però – durante una riunione di parlamentari Cdu/Csu – ha anche sottolineato la sua sorpresa per la possibile richiesta del taglio del debito specificando che, fino al 2020, Atene non deve restituire gli aiuti e che gli sono stati accordati interessi bassi. Comunque la Merkel vuole attendere che Tsipras, com’è suo diritto, avanzi proposte. “Tsipras ha il pieno diritto di esser rispettato come nuovo premier democraticamente eletto” ha aggiunto il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz in una dichiarazione pubblicata sul sito internet istituzionale, “ma dobbiamo attenerci agli accordi stipulati per stabilizzare la Grecia e la Ue”.

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