Una proposta “irrealistica”, anzi “assurda”, addirittura una “brutta sorpresa”. Così il premier Alexis Tsipras dal Parlamento greco ha definito il tentativo di compromesso messo sul tavolo mercoledì notte dal presidente della Commissione Uw, Jean Claude JunCker il quale, dopo tali dichiarazioni, avrebbe respinto la richiesta di un nuovo incontro con Tsipras.
Un portavoce di Bruxelles ha confermato che da parte greca “c’è stata una richiesta di colloquio telefonico” con il presidente della Commissione europea e che i due, ha aggiunto il portavoce, “resteranno sicuramente in contatto nei prossimi giorni così come detto dopo l’incontro di mercoledì scorso”. Smentita invece la notizia pubblicata dal Financial Times online da una fonte del governo greco sostenendo che Juncker avrebbe rifiutato la chiamata perché Atene non avrebbe ancora consegnato le proposte di riforma annunciate.
Secondo tali fonti l’esecutivo greco è in attesa di una risposta da parte dei creditori internazionali sulle proposte avanzate in vista di un accordo finale. Dopo il comportamento contraddittorio del premier ellenico, che mercoledì a Bruxelles aveva definito l’incontro positivo e una base per ripartire mentre oggi, in Parlamento, avrebbe detto l’opposto, i rappresentanti della Commissioni europea possono dirsi spazientiti.