Il governo greco prevede di estendere la chiusura delle banche anche “per tutta la settimana”. Lo riferiscono i media locali citando quattro istituti di credito nazionali. Inoltre il limite di prelievo giornaliero di 60 euro agli sportelli automatici sarà mantenuto almeno sino a venerdì 10 luglio, se la Banca centrale europea manterrà stabile il livello di liquidità di emergenza attraverso il programma Ela. Ciò che per ora è confermato è che sicuramente nelle giornate di oggi e domani saranno chiuse.
Ci saranno nuovi giorni di grande impegno e fermento per l’Europa, dopo il referendum della Grecia. Il governo tedesco intanto ha fatto sapere di aver preso “coscienza del chiaro ‘no’ espresso e rispetta questo risultato, resta aperto al dialogo, ma tenuto conto della decisione dei cittadini greci, non ci sono le condizioni per trattare un nuovo programma di aiuto”. A dirlo è stato il portavoce del Governo tedesco, Steffer Seibert. Spetta dunque ad Atene agire per fare in modo di restare nell’Eurozona, ha aggiunto Seibert, sottolineando che molto dipenderà dalle proposte greche.
In ogni caso, Berlino vuole “aspettare di vedere cosa porta” il premier greco Tsipras al vertice europeo di domani. L’Eurogruppo straordinario è stato convocato per domani alle 13 a Bruxelles. A comunicarlo il presidente Jeroen Dijesselboem, mentre i ministri delle Finanze rimangono in attesa delle proposte greche nell’Eurosummit straordinario delle 18. La Germania rimane dura sulle posizioni, il portavoce del ministro delle Finanze tedesco afferma infatti che “il taglio del debito non è in agenda”.
Comunque lo stesso Tsipras ha telefonato alla cancelliera tedesca Merkel, per comunicare che domani Atene presenterà nuove proposte per superare la crisi del debito. Ad Atene, il giorno dopo la vittoria del ‘no’ al referendum, i leader dei partiti politici hanno partecipato ad un vertice cono il presidente della Repubblica Prokopis Pavlopoulos e il premier Alexis Tsipras. L’incontro è durato oltre sei ore. Panos Kammenos, leader di Anel, la formazione di destra che fa parte della coalizione di governo, ha riferito ai giornalisti che verrà a breve diffuso un “comunicato congiunto” nel quale i leader dell’opposizione assicureranno il loro sostegno a Tsipras nelle trattative con i creditori internazionali. Il documento, ha spiegato Kammenos, conterrà anche dei riferimenti alla richiesta di taglio del debito. Le posizioni della Grecia nei prossimi negoziati, ha spiegato il ministro della Difesa Kammenos, sono sostenute da tutti i partiti con l’eccezione del Partito comunista. “Il primo ministro andrà Bruxelles a negoziare a nome di tutto il popolo greco”, ha detto Kammenos aggiungendo che quella dell’accordo tra la Grecia e i creditori è “l’unica strada possibile”.
Il ministro dell’Economia greco Giorgos Stathakis, intervistato dalla Bbc, ha detto che le banche greche hanno sufficiente liquidità per “un certo numero di giorni” e ha ribadito che il partito di governo Syriza intende far rimanere il Paese nell’eurozona. La Commissione europea è “pronta a riprendere a lavorare” con le autorità greche, ma “non può negoziare un nuovo programma senza un mandato dell’Eurogruppo”, ha detto il vicepresidente della Commissione europea con delega all’Euro, Valdis Dombrovskis. Il programma di salvataggio dell’Efsf è “scaduto” lo scorso 30 giugno e “la nuova richiesta per un programma dell’Esm è stata ricevuta, ma finora l’Eurogruppo non ha dato mandato alla Commissione di iniziare a negoziare”.