Per uscire dalla crisi della Grecia “bisogna ristrutturare il debito per alleggerire il fardello”, e più precisamente “prolungare considerevolmente le scadenze, il periodo di grazia durante il quale non è effettuato nessun pagamento e ridurre gli interessi il più possibile”. Lo dice il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, ai microfoni di Europe 1.
Il Fmi, ha poi aggiunto, parteciperà a un nuovo piano di salvataggio della Grecia solo se sarà “completo”, associato a una riforma “in profondità” dell’economia e a una “linea di bilancio sana che dia solidità al Paese senza essere eccessiva”. “Non siamo alla fine di un processo. Siamo all’apertura, su un calendario molto serrato e con una sfida colossale”. Così Lagarde ha risposto all’accordo raggiunto lunedì tra Atene e i partner europei.
Intanto, il premier greco Alexis Tsipras sta lavorando ad un rimpasto di governo sulla scia della clamorosa ribellione registratasi all’interno del suo partito Syriza in occasione del voto in Parlamento sul primo pacchetto di riforme concordato a Bruxelles per evitare la Grexit. Il rimpasto, come riferisce la stampa ateniese, è previsto in giornata, o al massimo durante il fine settimana.
Per i presidente della Camera ellenica Zoi Kostantopoulou, “il debito greco è illegale, ingiusto, odioso, insostenibile”. Ha anche affermato che “il debito ha caricato sulle spalle dei poveri colpe non loro” e che “ci trattano come schiavi”. Inoltre, è stato creato dai vecchi politici “con illegalità e corruzione, tangenti e tassi di interesse astronomici, a beneficio di banche e imprese straniere”.