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GRECIA: CHIUDONO LE BANCHE, LA BCE FA DA SCUDO

Il Governo greco sta per decidere la chiusura di banche e Borsa di Atene nella giornata di domani. La decisione, secondo quanto riferiscono alcune fonti, e’ stata studiata dal Consiglio per la stabilita’ finanziaria di Atene e sara’ raccomandata dal ministro delle Finanze, Yanis Varofakis all’esecutivo. La paura era quella di ulteriori ondate di prelievi, che avrebbero portato il sistema bancario al collasso. Il premier Tsipras rassicura però che tutti “i fondi sono al sicuro”. Nel consiglio, oltre a Varoufakis, siedono il suo vice Dimitris Mardas, il governatore della banca centrale Yiannis Stournaras, il presidente dell’associazione bancaria, quello del fondo di salvataggio delle banche e quello della commissione di controllo sul mercato dei capitali.

In particolare, l’amministratore delegato della Banca del Pireo ha risposto “No” a chi chiedeva se domani gli istituti greci apriranno i loro sportelli. A riferire della possibile chiusura della Borsa e’ invece una fonte finanziaria anonima. Varofakis e Stournaras si sono limitati ad affermare che ci sara’ un annuncio al termine della riunione del consiglio dei Ministri, senza aggiungere dettagli.

La Banca centrale europea manterra’ la fornitura di liquidità di emergenza (Ela) alle banche greche al livello attuale, quello deciso venerdì 26 giugno. Lo riferisce una nota della Bce, aggiungendo di stare operando con la Banca centrale greca per conservare la stabilita’ finanziaria. Il Consiglio direttivo si dice pronto a riconsiderare la sua decisione. “A seguito – si legge nel comunicato – della decisione delle autorità greche di indire un referendum e della mancata proroga del programma Ue di salvataggio, il Consiglio direttivo della Bce lavorerà a stretto contatto con la banca di Grecia per mantenere la stabilita’ finanziaria”.

L’uscita della Grecia dall’Euro non e’ mai stata tanto vicina, ma proprio nel giorno in cui e’ saltato il tavolo del negoziato fra Atene e le istituzioni (l’ex troika ovvero Ue, Bce e Fmi oltre all’Esm) e l’Eurogruppo si e’ riunito per la prima volta senza un suo membro, i paesi della moneta unica ribadiscono che gli strumenti di cui si sono dotati negli ultimi anni permetteranno di combattere il rischio contagio e di evitare il peggio.

“La Grecia fa ancora parte dell’Euro”, e’ stato ripetuto questa sera a Bruxelles dai partner e dalle istituzioni, e anche il rischio di un default non e’ imminente. Infatti il governo ha potuto pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici e se martedi’, come e’ probabile, non potra’ pagare il suo debito da 1,6 miliardi con il Fmi, si trovera’ in una situazione di arretrato, o al massimo di default ma solo nei confronti de Fondo. In ogni caso, ci si aspetta per lunedì “una giornata molto difficile” per i mercati finanziari e le banche elleniche.

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