Crisi politica e proteste di piazza rendono meno stabile il percorso di Emmanuel Macron, la cui popolarità è ora ai minimi storici.
Verso il rimpasto
A diversi giorni dalle dimissioni di due ministri, quello dell'Ambiente Hulot e quello dello Sport Flessel, e dall'annuncio di quelle di Collomb (Interni) il rimpasto di governo continua a ritardare. Ne hanno parlato oggi lo stesso presidente e il premier Edouard Philippe, ricevuto all'Eliseo. Durante l'incontro il capo del governo non ha rinunciato all'incarico. Quella delle dimissioni del premier, seguite da un nuovo mandato a formare l'esecutivo, era una delle ipotesi più ricorrenti sui giornali francesi.
Sciopero
Intanto nel Paese migliaia di liceali, studenti, pensionati e lavoratori hanno aderito allo sciopero nazionale, con un centinaio di cortei organizzati nelle principali città, per protestare contro “la distruzione del modello sociale” da parte del governo. Le sei principali sigle sindacali, tra cui Cgt e Fo, hanno indetto la manifestazione interprofessionale odierna, annunciata già a fine agosto, anche se alcuni sindacati alla fine non aderiscono, come la Fsu e Cdft. “Questa linea politica e le ultime misure annunciate dal governo rispondono ad una logica di individualizzazione che mette in difficoltà la solidarietà e la giustizia sociale” recita il comunicato sindacale congiunto.
Scontro
Mentre i pensionati denunciano l'indicizzazione troppo bassa delle pensioni, dello 0,3%, rispetto al costo della vita (1,6%) e l'aumento per il 60% di loro dei contributi da versare, in particolare dell'imposta chiamata “contributo sociale generalizzato” (CSG), i liceali contestano invece il programma governativo di formazione/lavoro “Parcoursup” che ha lasciato molti di loro a casa. Altre mobilitazioni sociali sono previste nelle prossime settimane per esercitare pressioni politiche sui negoziati in corso e sulle riforme sociali all'esame del parlamento, in particolare sul sistema pensionistico e sussidio di disoccupazione.
La scorsa settimana il presidente Macron ha chiesto ai pensionati – 16 milioni in Francia, un quarto della popolazione – di “smetterla di lamentarsi e rendersi conto della fortuna che hanno“, aprendo una nuova polemica. In passato hanno già suscitato scalpore le uscite di Macron rivolte ai disoccupati e le sue dichiarazioni sui costi troppo elevati delle politiche sociali francesi.