L’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini ha annunciato che i ministri degli esteri europei oggi “lanceranno un forte messaggio sul fatto che il rispetto dello stato di diritto ed il sistema di divisione dei poteri deve essere protetto e rispettato, per il bene della Turchia” perché “il modo migliore per gestire un paese che rischia divisioni molto profonde, che anzi le sta già vivendo, è garantire lo stato di diritto”. La democrazia in Turchia ha bisogno di essere protetta “per la salvezza del Paese stesso”, ha aggiunto il capo della diplomazia europea da Bruxelles, tre giorni dopo il fallito golpe.
Oggi nella capitale europea si svolge il vertice mensile dei ministri degli Esteri dell’Ue, con un’agenda dei lavori particolarmente fitta, dalla Brexit, alla strage di Nizza fino allo sventato golpe in Turchia. Straordinariamente, il Consiglio esteri si aprirà con una colazione di lavoro con John Kerry, prima partecipazione di un Segretario di stato americano ai lavori dei ministri Ue. Col capo della diplomazia americana “avremo uno scambio anche sulla Turchia – ha aggiunto Mogherini – perché anche su questo è importante che Ue e Usa siano uniti”.
“Sono stata la prima durante quella tragica notte a dire che le istituzioni legittime e lo stato di diritto dovevano essere protetti – ha concluso Mogherini -. Ma non c’è nessuna scusa per portare il paese lontano da questo”. Solo ieri il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, a margine dei funerali delle vittime del golpe fallito, aveva parlato della possibile reintroduzione della pena capitale nel Paese. “Il governo discuterà con l’opposizione la reintroduzione della pena di morte” ha dichiarato da Istanbul Erdogan.