Blitz della polizia turca nella sede del quotidiano di opposizione Cumhuriyet, tra i pochi rimasti dopo il fallito golpe del 15 luglio. Secondo la Cnn Turk, un mandato d’arresto è stato emesso contro 13 giornalisti, accusati di legami con le “organizzazioni terroristiche” di Fethullah Gulen e Pkk. Tra questi, il direttore, Murat Sabuncu, e l’ex Can Dundar, fuggito all’estero nei mesi scorsi e già condannato per lo scoop sul passaggio di armi degli 007 turchi in Siria.
Tra gli arrestati anche Guray Oz, noto editorialista di Cumhuriyet, mentre tra i ricercati, c’è anche il noto vignettista del giornale, Musa Kart. Inoltre, la polizia ha perquisito l’abitazione del presidente del Consiglio di amministrazione, Akin Atalay. Gli arresti avvengono in un momento in cui le opposizioni e i gruppi per i diritti umani accusano il governo di usare lo stato di emergenza – imposto dopo il fallito golpe del luglio scorso – per reprimere non solo i complottisti, ma tutti i dissidenti. Il 30 ottobre è stato annunciato il licenziamento di oltre 10mila dipendenti pubblici dopo l’approvazione di due decreti legge
Sempre nella giornata di domenica un tribunale di Diyarbakir, principale città curda nel sud-est della Turchia, ha convalidato l’arresto della sindaca ed ex deputata, Gultan Kisanak, e del suo co-sindaco Firat Anli, fermati la scorsa settimana con l’accusa di sostegno al Pkk, considerato un’organizzazione terroristica. Entrambi sono stati membri del Dbp, branca locale del partito filo-curdo Hdp. In manette è finita anche l’ex deputata Ayla Akat Ata. Nei giorni scorsi, era stato inoltre imposto un divieto di espatrio alla co-leader dell’Hdp, la deputata Figen Yuksekdag.