E’ finito il tempo dell’attesa, gli Stati Uniti cambiano marcia e – dopo l’ennesima provocazione – avvertono la Corea del Nord di non proseguire sulla strada del nucleare. Se Pyongyang continuerà ad elevare la minaccia del suo programma militare – ha dichiarato infatti il segretario di Stato Usa Rex Tillerson durante la sua visita nella vicina Corea del Sud – l’azione militare contro la Corea del Nord “è una opzione” possibile.
Visitando l’area demilitarizzata tra le due Coree, Tillerson ha aggiunto che la “denuclearizzazione è l’unica strada per la Corea del Nord per ottenere sicurezza e stabilità economica”. Se ciò non dovesse accadere, Tillerson avverte: “la pazienza strategica” nei confronti del programma nucleare del governo nordcoreano sta finendo: Kim Jong-un è avvertito.
L’area o Zona demilitarizzata coreana (Zdc) è una striscia di terra che attraversa la Penisola Coreana istituita di comune accordo tra la Corea Del Nord, la Cina e le Nazioni Unite nel 1953 che funge da zona cuscinetto tra le due Coree. Essa divide la Penisola Coreana in due parti attraverso il 38º parallelo. È lunga 248 km e larga 4 km, e, nonostante il nome, è il confine più armato del mondo poiché divide le potenze in due blocchi contrapposti: la Corea del Sud appoggiata dagli Stati Uniti e quella del Nord sostenuta dalla Cina.
Durante la sua visita, il segretario di Stato Usa ha poi chiesto, proprio alla Cina, di rinunciare ad eventuali ritorsioni per lo scudo spaziale Thaad (Terminal High Altitude Area Defense) un sistema antimissile in grado di neutralizzare missili balistici a corto e medio raggio. È stato recentemente installato in Corea del Sud come riposta alle minacce del regime dei Kim, ma Pechino lo considera una escalation inaccettabile in quanto minaccia l’equilibrio strategico nell’area.