La polizia giordana ha chiuso oggi il quartier generale dei Fratelli Musulmani ad Amman, con un’iniziativa che appare destinata a far salire le tensioni con quella che è la più importante organizzazione politica del Paese, critica del governo.
“Siamo rimasti sorpresi nel vedere agenti in uniforme e in borghese fare irruzione nei nostri uffici, affermando che avevano ordini dal governatore di Amman di chiudere il quartier generale, ma senza dirci il perché”, ha detto all’ANSA il portavoce della Fratellanza Musulmana, Jamil Abu Baker. “E’ un’iniziativa illegale – ha aggiunto Baker – parte dei tentativi delle autorità di colpire i gruppi che chiedono riforme”.
Il governatore di Amman è un’autorità militare che agisce seguendo le direttive dell’ufficio del primo ministro, indipendentemente dai poteri della magistratura. I Fratelli Musulmani giordani, che hanno forti legami con quelli egiziani e con la Turchia, chiedono vaste riforme nel Paese e rifiutano di prendere parte alle elezioni parlamentari, ritenendo che la legge elettorale sia fatta su misura per favorire i candidati filo-governativi