Gina Haspel è ufficialmente il nuovo direttore della Cia, nonché la prima donna a ricoprire tale ruolo nella storia dell'Intelligence americana. Il Senato degli Stati Uniti ha infatti confermato la candidata alla posizione che fu dell'attuale Segretario di Stato Mike Pompeo con 54 voti favorevoli a 45. Superato dunque lo scoglio dei senatori, alcuni dei quali contestavano fortemente il passato di Haspel e il ruolo da lei avuto nell'introduzione di un programma di interrogatorio basato su pratiche dure (da molti definite vere e proprie “torture”) nei confronti dei terroristi. A ogni modo, con l'approdo al ruolo di direttore, Haspel capitalizza un'intera vita spesa nelle file della Cia, avventura iniziata nel 1985 e costellata di importanti incarichi fra i quali, per l'appunto, la supervisione di un cosiddetto “sito nero” in Tahilandia, subito dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, nel quale si eseguivano i suddetti interrogatori.
Il caso McCain
Particolare scalpore, nei giorni scorsi, aveva fatto la polemica avviata dal senatore repubblicano John McCain il quale, non solo per i suoi rapporti tesi con il presidente Trump, si era decisamente opposto alla nomina di Haspel come direttore della Cia, proprio in virtù dei suoi programmi di interrogatorio, lui che, decorato di guerra per la campagna in Vietnam, aveva subito cinque anni di prigionia nel Sud-Est asiatico, subendo egli stesso delle torture fisiche. Ma più che la posizione di McCain, a destare perplessità e sconcerto erano state le affermazioni di un funzionario della Casa Bianca, l'assistente all'ufficio delle comunicazioni Kelly Sadler, che sarebbero state pronunciate durante una riunione a porte chiuse e con le quali avrebbe fatto riferimento, in modo offensivo, alle gravi condizioni di salute dell'ex candidato alla presidenza, da tempo malato.
Le controversie
La posizione dura di McCain aveva alimentato qualche dubbio sulla nomina di Haspel, preannunciando una qualche rottura fra i repubblicani che, invece, alla fine non c'è stata. L'ormai ex vicedirettrice (era stata nominata da Trump nel febbraio scorso) ricoprirà il ruolo di Pompeo nonostante qualche malumore sul suo passato resti ancora piuttosto vivo. Secondo un rapporto del Senato, datato 2014, sarebbero stati 119 gli uomini interrogati con il metodo previsto da Haspel in seguito agli attacchi al World Trade Center e al Pentagono. Fra questi, spiccano il caso del cittadino saudita Abu Zubaydah e di Abd al-Rahim al-Nashiri, entrambi sospettati di appartenenza ad al-Qaeda. I metodi utilizzati su di loro, sono stati al centro di numerose controversie e polemiche, fino a essere banditi dal presidente Barack Obama.