Non conosce tregua la lunga marcia dei gilet gialli in Francia. Quello di oggi è stato un nuovo sabato all'insegna delle proteste, degli scontri con feriti e, novità rispetto alle settimane scorse, del tentativo dei manifestanti di dirigersi al di là del confine con l'Italia.
La guerra (anche) dei numeri
Secondo il Ministero dell'Interno francese, alle ore 14 i cortei dei gilet gialli avevano raccolto 12mila manifestanti in tutta la Francia, compresi 4mila a Parigi. Si tratterebbe, se i dati dovessero essere confermati, di una riduzione rispetto a sabato scorso, quando alla stessa ora i manifestanti erano 17.400 in tutto il Paese di cui 8mila solo nella capitale. Queste cifre sono contestate dai “gilet gialli”, che parlando di una partecipazione complessiva di “circa 50mila manifestanti”. A Parigi si sono avuti momenti di forte tensione tra partecipanti al corteo e forze dell'ordine. Un manifestante ha perso una mano a causa dello scoppio di una granata sting ball, secondo testimoni lanciata dalla polizia e scoppiata quando il giovane ha tentato di allontanarla da sè usando una mano. Lacrimogeni e cariche della polizia sono stati segnalati davanti alla sede dell'Assemblée Nationale, dove i manifestanti hanno provato a superare le transenne.
Il tentativo di arrivare in Italia
Polizia impegnata anche al confine con l'Italia. Una trentina di gilet gialli guidati da Maxime Nicolle, alias Fly Rider, sono stati bloccati sul percorso che avevano intrapreso per varcare la frontiera con l’Italia. I manifestanti si erano dati appuntamento allo stadio di Nizza, poi si erano diretti verso l’autostrada A8 per dirigersi a Mentone e verso l’Italia. Sull'autostrada che unisce i due Paesi c'era fin da stamattina un massiccio sbarramento di forze dell'ordine. Secondo quanto riportato anche dall’edizione online del quotidiano francese Nice Matin, il vasto servizio d’ordine, che ha visto impegnata pure la gendarmeria, sarebbe stato organizzato per filtrare l’afflusso di gilet gialli alla frontiera italiana. A un certo punto, l'autostrada è stata del tutto chiusa, con uscita obbligatoria a La Turbie