Una settimana di tregua tra governo e talebani in Afghanistan per onorare i giorni conclusivi del Ramadan. Lo ha annunciato il presidente Ashraf Ghani, specificando che il cessate il fuoco non riguarda né l'Isis né Al Qaeda.
L'annuncio
L'iniziativa arriva qualche giorno dopo l'approvazione da parte della “Loya Jirga” di una “fatwa” (editto islamico) contro la guerra e l'uso dei kamikaze. “Le forze di difesa afghane interromperanno le operazioni militari contro i talebani ma continueranno a combattere l'Isis e gli altri gruppi terroristici stranieri e i lori affiliati”, ha dichiarato Ghani durante una diretta Facebook. “Questo cessate il fuoco è un'opportunità per i talebani di riflettere sul fatto che la loro lotta violenta sta allontanando il popolo afghano dalla loro causa”, ha aggiunto il presidente. Per il momento non c'è stata alcuna risposta da parte degli “studenti del Corano“.
La guerra
In nove anni almeno 64.000 civili sono stati uccisi o rimasti feriti nel conflitto in Afghanistan. Lo ha reso noto a Kabul la Commissione indipendente dei diritti umani (Aihrc). Il dato è contenuto in uno studio frutto di 3.129 interviste in 30 province afghane e da queste è emerso che fra il 2009 ed il 2017, oltre 23.000 persone sono state uccise e 41.000 altre hanno riportato ferite in scontri armati o attacchi terroristici. In linea con i rilevamenti della Missione delle Nazioni Unite di assistenza all'Afghanistan (Unama), gli esperti dell'Aihrc hanno attribuito il 69,8% di queste vittime civili ai militanti, il 10,7% alle forze governative e il 19,5% a gruppi armati non identificati. Commentando queste cifre, la responsabile della Commissione, Sima Samar, ha sostenuto che il governo non è stato capace di assicurare il benessere e la sicurezza dei suoi cittadini durante i combattimenti, sottolineando che gli scontri e la violenza sono cresciuti.
Attentato in moschea
L'ultimo attentato terroristico è avvenuto ieri in una moschea della provincia orientale di Khost. Quattro persone che stavano pregando sono state uccise durante un attacco al momento non rivendicato. Talib Mangal, portavoce del governo provinciale, ha detto che gli assalitori hanno aperto il fuoco ieri pomeriggio, mentre una quindicina di fedeli pregavano nell'edificio. Oltre ai quattro morti, altre tre persone sono rimaste ferite. Un portavoce della polizia ha riferito che si sta ancora indagando e che per ora non ci sono stati arresti. L'attacco sarebbe stato sferrato da più persone, ma non si sa esattamente quante. Ignoto anche l'obiettivo: sia i talebani che l'Isis hanno ripetutamente attaccato in passato funzionari governativi ma non risulta che ve ne fossero nella moschea.