Ancora scontri tra polizia israeliana e palestinesi nella Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Per il secondo giorno consecutivo la tensione rimane alta, lo confermano le autorità locali spiegando che quando gli agenti sono entrati nel sito, giovani dal volto coperto hanno iniziato a lanciare pietre.
Luogo sacro sia per l’Islam che per l’ebraismo, la Spianata delle Moschee o Monte del Tempio, diventa estremamente sensibile agli inizi dei festeggiamenti del Capodanno ebraico e già ieri diverse persone sono rimaste coinvolte nel corso dei disordini scoppiati tra le forze di sicurezza israeliane e gli attivisti palestinesi.
Il bilancio degli ultimi scontri è di una ventina di feriti, mentre in mattinata la polizia ha arresto tre ragazzi tra coloro che all’arrivo delle guardie sono fuggiti su una collina iniziando a tirare pietro contro gli agenti. Questi ultimi dichiarano di essere saliti sulla Spianata per garantire la sicurezza agli ebrei in visita al luogo sacro.
Intanto dalla Turchia arriva un ferma condanna contro gli scontri che si sono verificati in questi giorni. “Israele deve adempiere alla sua responsabilità di garantire la libertà di culto a Gerusalemme Est che tiene sotto occupazione – scrive in una nota il ministro degli Esteri di Ankara – e mettere fine immediatamente a queste pratiche illegali che prendono di mira lo status e la santità del Monte del Tempio e sono in aperta violazione della libertà di culto”.