I cristiano democratici tedeschi puntano ancora sull’usato sicuro. Il nome di Angela Merkel, in questi anni, ha assicurato successi in patria e all’estero. Grazie alla nuova lady di ferro la Germania ha assunto de facto la leadership in seno alla Ue. Dunque perché rinunciarvi? E difatti l’attuale cancelliera è stata riconfermata alla guida del partito, perlomeno sino al 2017 quando si svolgeranno le prossime elezioni. Una mossa che ha spazzato via le aspirazioni di Ursula von der Leyen o Thomas de Maizie’re, i due maggiori papabili per il dopo Angela. Alla Cdu, in questo momento, servono certezze e non scommesse.
Anche perché la guida della Merkel le ha consentito di essere anche lo schieramento più rappresentato nell’eurogruppo parlamentare dei popolari. E tuttavia, sostengono alcuni analisti teutonici, i cristiano democratici (che giusto lunedì hanno avviato con largo anticipo la campagna elettorale) rischiano di perdere l’appuntamento con il futuro. Secondo l’opinionista Stefan Kaufmann di “Handesblatt” il motivo dell’attenzione riservata con tale anticipo alle prossime elezioni politiche è da ricercare a Erfurt: la Cdu definisce l’alleanza di governo tra Linke, Spd e Verdi come “la tragedia della Turingia”. All’improvviso, infatti, l’asse rosso-rosso-verde è diventato realtà politica e non è più una mera alternativa aritmetica ad una coalizione guidata dall’Unione di centro-destra.
Sarebbe dunque questo il motivo della riconferma della cancelliera. “Ora non si tratta solo di discutere – ha detto la cancelliera durante il congresso della Cdu – ma di fare proposte programmatiche che possano confluire nel programma elettorale” su temi come il futuro del lavoro, sulla coesione sociale e sul mantenimento della qualità della vita. La Merkel, chiudendo il consesso di partito, ha assicurato pieno sostegno per le campagne elettorali dei prossimi appuntamenti alle urne regionali aggiungendo: “Qui vogliamo naturalmente aver risultati super”