Non era mai successo nella storia della politica tedesca, ma ieri è stato firmato uno storico accordo tra i partiti della sinistra. La coalizione, ribattezzata “rosso-rosso-verde”, porterà per la prima volta a un governo regionale un esponente della Die Linke, principale partito dell’opposizione ed erede del partito comunista che ha guidato la Germania dell’Est. Il leader, Bodo Ramelow, è dato come prossimo governatore della Turingia: il 5 dicembre il parlamento locale di Erfurt è chiamato ad approvare la sua nomina a scrutinio segreto e l’esito sembra scontato.
Ramelow, 58 anni, ha siglato l’accordo con il partito Socialdemocratico (Spd) e i Verdi proprio per formare un governo nel land orientale. L’intesa tra i partiti della sinistra ha alimentato un forte dibattito politico. Critiche sono arrivate dal presidente tedesco Joachim Gauck, uno dei leader delle manifestazioni che hanno portato al crollo del muro di Berlino il 9 novembre del 1989.
L’accord dovrebbe durare cinque anni e, secondo gli analisti, potrebbe rappresentare una sorta di imprimatur per una coalizione rosso-rosso-verde a livello federale, che persegua – come ha detto Ramelow – “politiche pragmatiche” e un “progetto di riconciliazione”.