Non si interrompe l’escalation di violenza tra Israele e Palestina. L’esercito israeliano ha risposto ai razzi lanciati ieri sulle città nel Sud del Paese con tre raid aerei nel Nord della Striscia di Gaza al confine con l’Egitto. Secondo il Jerusalem Post, l’aviazione ha colpito un campo di addestramento di Hamas. I caccia israeliani hanno preso di mira una base delle Brigate di Ezzedine al-Qassam Brigades, l’ala militare di Hamas, nel nord della Striscia. Finora non è stata registrata alcuna vittima.
I lanci dei due razzi sono stati rivendicati dalle cellule islamiche di Gaza aderenti all’Isis. Il primo dei due missili era caduto ieri notte verso le 22 a Sderot e aveva colpito un autobus senza causare morti mentre il secondo era stato intercettato un’ora più tardi da un Iron Dome sopra la città di Ashkelon e fatto esplodere in aria.
Il gruppo salafita aderente allo Stato Islamico, chiamato ‘Brigate Sheikh Omar Hadid’, già nei mesi scorsi aveva rivendicato attacchi simili. Lo scrive il sito di Haaretz. Il quotidiano aggiunge che l’azione potrebbe essere stata decisa come un atto di sfida ad Hamas, che perseguita questo gruppo, e in segno di protesta contro i disordini sulla spianata delle moschee a Gerusalemme dei giorni scorsi.
“Gaza è fonte di terrore, la responsabilità è di Hamas che la governa” ha affermato in queste ore Peter Lerner, portavoce militare israeliano. L’Egitto, da parte sua, ha intanto iniziato a inondare con acqua marina i tunnel scavati da Hamas sotto il confine con Gaza, al fine di trasformarli in fattorie ittiche.