L’esercito israeliano ha chiuso l’indagine sull’uccisione dei quattro ragazzini palestinesi a Gaza, morti mentre giocavano a calcio in spiaggia dopo essere stati colpiti da un raid aereo durante l’offensiva dell’estate del 2014. In sede militare si ĆØ stabilito che si sia trattato di un errore di identitĆ e che quindi il fatto āNon vada perseguito in sede penaleā. L’aviazione aveva sparato sui quattro ragazzini dopo avere fallito lāidentificazione, scambiandoli per uomini armati che correvano in un’area “utilizzata esclusivamente da militanti”, come ha spiegato un portavoce dell’esercito israeliano, il tenente colonnello Peter Lerner, definendo le morti “tragiche”.
L’attacco risale al 16 luglio 2014, nel contesto dellāoffensiva denominata āMargine protettivoā ā Protective Edge – lanciata da Israele contro la Striscia di Gaza pochi giorni prima dellāincidente. Alla morte dei 4 bambini avevano assistito diversi giornalisti stranieri e l’esercito israeliano – nel tentativo di respingere le accuse di crimini di guerra avanzate da diversi organismi Onu – aveva dichiarato lāimmediata apertura di un’indagine interna per appurare la possibile cattiva condotta dei militari. Ieri la sentenza che reputa gli imputati ānon perseguibili penalmenteā.
Israele aveva dato inizio all’operazione Protective Edge lā8 luglio con l’obiettivo di arrestare i lanci di razzi da parte di Hamas e di distruggere i tunnel utilizzati dai combattenti palestinesi per raggiungere i kibbutz israeliani nella Striscia di Gaza. L’operazione Protective Edge andrĆ avanti fino allāannuncio, il 26 agosto 2014, del raggiungimento di una tregua duratura tra Hamas e Israele. Nei due mesi di conflitto morirono oltre 2.100 palestinesi, soprattutto civili, e tra le file israeliane morirono 67 soldati e sei civili.