Segni di distensione nella Striscia di Gaza tra Hamas (il movimento islamico di resistenza palestinese) e al-Fatah, l'organizzazione politica del presidente Abu Mazen.
Il rientro del Premier
Oggi Hamas ha scarcerato cinque militanti di al-Fatah arrestati in passato per aver “messo a repentaglio la sicurezza interna” a Gaza. Il provvedimento, che ha un evidente scopo di riconciliazioni tra le due organizzazioni palestinesi attive a Gaza, giunge alla vigilia del ritorno – dopo due anni di assenza – del premier dell'Anp (Autorità Nazionale Palestinese), Rami Hamdallah. Oggi è già arrivato nella Striscia uno dei suoi più stretti collaboratori, il ministro per l'istruzione Ihab Bseiso.
Domani, oltre ad alcuni ministri del premier, che terranno una prima seduta di lavoro nella residenza personale di Abu Mazen a Gaza City, giungerà anche una delegazione egiziana guidata dal ministro dell'intelligence Khaled Fawzi e una delegazione di responsabili alla sicurezza che assumeranno il controllo dei valichi di Rafah, verso l'Egitto, e di Erez, verso Israele.
Egitto in primo piano
L'Egitto è stato il protagonista dell'accordo di riconciliazione fra Hamas e al-Fatah, accordo che – nelle speranze di tutti – dovrebbe mettere fine a anni di contrasti per il governo della Striscia di Gaza.
Elezioni generali
Il movimento islamista di Hamas, che controlla la Striscia dal 2007, aveva accettato le condizioni poste dall'Anp lo scorso 17 settembre. Fra queste, c'era anche l'ok all'indizione delle elezioni palestinesi che comprendessero al contempo sia Gaza che la Cisgiordania.