Maunoom Abdul Gayoom, ex presidente delle Maldive, è stato incriminato per terrorismo insieme ad altri due alti magistrati che, secondo quanto riportato, sarebbero il presidente, Abdullah Saeed, e un magistrato della Corte suprema. Al momento non è chiaro quali siano le motivazioni che hanno indotto le autorità dell'arcipelago ad accusare l'ex leader del Paese di “ostruzione alla giustizia”. Negli ultimi mesi, le Maldive si erano ritrovate a fronteggiare un periodo di grande tensione politica, la quale aveva fatto seguito al presunto tentativo, da parte di Gayoom, di sovvertire il potere del governo in carica. Le ragioni della protesta, però, erano legate soprattutto alla decisione della Corte suprema di rilasciare alcuni oppositori politici detenuti in carcere, nonostante il parere contrario dell'attuale presidente, Abdullah Yameen. Tra questi, l'ex presidente Mohamed Nasheed.
Stato di emergenza finito
Gayoom e gli altri due ex funzionari erano stati arrestati a febbraio, accusati di corruzione e sovversione, nel corso delle giornate di protesta contro la decisione della Corte suprema. Assieme a loro, altre persone, tra le quali quattro parlamentari e un capo della polizia, ritenuti artefici del presunto tentato colpo di stato dell'1 del mese scorso. Le tensioni politiche scaturite a seguito della liberazione degli oppositori aveva spinto il governo locale a dichiarare lo stato di emergenza e, in tale contesto, un'udienza della Corte penale aveva varato le accuse nei confronti dell'ex dittatore e degli altri funzionari incriminati. Tale status, tuttavia, non andrà oltre la data prestabilita del 21 marzo: come riferito dall'ambasciatore maldiviano nello Sri Lanka, Mohamed Hussain Shareef, il governo dell'arcipelago “non ha alcuna intenzione di estendere l'emergenza allo scadere dei 30 giorni preventivati”. Secondo le autorità locali, al momento non vi sarebbero i presupposti per favorire nuovi disordini e violenze.
Nasheed
L'elezione di Yameen ha in gran parte modificato l'assetto politico dell'arcipelago: Gayoom, autore di una campagna per Yameen nel 2013, è ora alleato con Nasheed, che lo aveva detronizzato al termine delle elezioni del 2008. L'ex presidente, rimasto in carica fino al 2012, era stato arrestato il 14 marzo 2015 con l'accusa di terrorismo, in quanto aveva ordinato l'arresto di un giudice. Nel 2016 aveva ricevuto asilo in Gran Bretagna, dove si era recato per sottoporsi a delle cure mediche