Con un comunicato, divulgato dal portavoce Josh Earnest, la casa Bianca ha annunciato che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama sarà in Turchia, Filippine e in Malesia dal 14 al 22 novembre. Nel corso del suo viaggio il presidente americano parteciperà ai vertici di cooperazione economico asiatico-pacifica (Apec) e di Associazione delle nazioni del sudest asiatico (Asean), e inoltre parteciperà anche al G20, previsto per il 15 e il 16 novembre ad Antalya, In Turchia, dove si svolgerà il summit delle venti economie più importanti della terra. Quest’anno i temi che saranno trattati all’interno del summit saranno questioni macroeconomiche e finanziarie, lavoro e occupazione, commercio internazionale, sviluppo, sostenibilità energetica, contrasto alla corruzione internazionale (che ogni anno costa ai Paesi almeno 100 miliardi di dollari), ma anche la salute globale e i cambiamenti climatici.
Dopo l’Australia, la scelta è ricaduta sulla Turchia per un meccanismo di rotazione tra le varie aree geografiche, il prossimo anno per esempio sarà la volta dell’Asia e come ospite del forum è già stata scelta la Cina. La Turchia ha deciso di basare il G20 su tre “I” che stanno per “Investment”: (investimenti in particolare nel settore delle infrastrutture) che sono ritenuti il principale strumento per poter permettere una crescita del PIl, in quanto creano in maniera stabile nuovi posti di lavoro e favoriscono l’innovazione tecnologica; “Implementation” (implementazione): ossia si ripropone di dare un seguito pratico alle decisioni prese nelle passate edizioni del G20, inoltre verranno istituiti dei meccanismi per poter monitorare se gli Stati membri sono coerenti con le scelte fatte; “Inclusiveness” (inclusività): si tratta di una vera e propria “novità” voluta dalla Turchia, ossia l’obiettivo è quello di includere i Paesi in via di sviluppo e delle piccole e medie imprese, al fine di proteggere anche i soggetti che – a causa dell’economia globale – risultano più vulnerabili e svantaggiati.
Il G20 è un forum dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali, creato nel 1999 dopo una successione di crisi finanziarie. Rappresenta i due terzi del commercio e della produzione mondiale (oltre l’80% del prodotto interno lordo) e vi partecipano alcune tra le maggiori organizzazioni internazionali. Il G20 non è un’organizzazione internazionale e le sue decisioni non hanno dunque un potere vincolante per i propri membri.