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Fronte comune dei curdi siriani per combattere lo Stato Islamico

I leader dei gruppi curdi siriani si sono riuniti a Dohuk, in Siria, per trovare una strategia comune mirata a mettere fine allā€™assedio di Kobane. ā€œTutto il popolo curdo ĆØ sotto attacco, per questo bisogna restare unitiā€ ha detto Salih Muslim, presidente del Kurdish Democratic Union Party, il cui braccio armato Ypg, le unitĆ  di difesa del popolo, sta difendendo la cittadina. Muslin ha detto al sito ā€œRudawā€ che le condizioni sul campo sollecitano lā€™unitĆ  dei curdi che sono favorevoli alla coalizione internazionale voluta da Barack Obama, ma allo stesso tempo ritengono che i raid aerei non siano sufficienti. ā€œSul campo ci sono solo le persone dellā€™Ypgā€, ha detto, spiegando che i miliziani hanno bisogno di armi per fronteggiare i carri armati dellā€™Isis. Muslim racconta anche di aver avuto un incontro privato con il presidente del Kurdistan iracheno, Massoud Barzani, per discutere della crisi e del ruolo curdo nella guerra in Siria.

Intanto la bandiera nera dell’Isis che i jihadisti avevano issato alcuni giorni fa sulla collina di Tel Shahir, alle porte di Kobane, ĆØ stata rimossa. Lo testimoniano foto circolate su Twitter, mentre fonti locali confermano che i curdi del Ypg sono riusciti a respingere le forze Isis di circa 4 km verso est. Anche il presidente francese Francois Hollande ha lanciato un appello “a tutti i Paesi coinvolti” – compresi quelli che non appartengono alla coalizione internazionale in lotta contro l’Isis – affinchĆ© aiutino la cittĆ  di Kobaneā€.

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