Il Parlamento francese ha votato a favore del prolungamento di sei mesi dello stato emergenza: il testo, ora, passerà al Senato che dovrà approvare la decisione. Il provvedimento è passato in un clima di tensione, a pochissimi giorni dal massacro di Nizza. A riportare la notizia sono stati i media francesi, che hanno precisato come i partiti di destra abbiano spinto per l’estensione ad un anno, mentre la sinistra si sia opposta, ritenendo lo stato di emergenza poco efficace e inutile.
Lo stato d’emergenza in Francia è in vigore dagli attentati di Parigi dello scorso novembre e la sua estensione comporterebbe misure eccezionali che darebbero alla polizia più poteri per effettuare perquisizioni ed eseguire arresti domiciliari. Una serie di misure che, quindi, dovrebbero rimanere in vigore fino alla fine di gennaio 2017.
La palla passa ora al Senato, che dovrà approvare le misure dell’Assemblea nazionale: tra i provvedimenti previsti, l’irrigidimento di alcune disposizioni, come sull’ispezione dei telefoni cellulare e dei computer sequestrati, la perquisizione di case e l’arresto di persone senza l’assenso preventivo dei giudici.
Qualche ora prima del voto il primo ministro francese, Manuel Valls, aveva ribadito ai deputati il suo avvertmento che la Francia dovrà aspettarsi “altri attacchi” e “altri innocenti uccisi”. “Noi ci dovremo confrontare con altri attacchi – ha detto Valls – anche se queste parole sono difficili da pronunciare, è mio dovere farlo: ci saranno altri attentati, ci saranno altri innocenti uccisi, non dobbiamo non abituarci, perché mai ci si può abituare all’orrore, dobbiamo imparare a vivere con questa minaccia, a combatterla”.