Si apre oggi all’Assemblea nazionale francese il dibattito sulla mozione parlamentare a favore del riconoscimento della Palestina: un documento che, nelle intenzioni dei deputati che l’hanno proposto, dovrebbe diventare “uno strumento per ottenere una soluzione definitiva del conflitto”. Il voto è fissato per martedì 2 dicembre: un’eventuale approvazione avrebbe un elevato valore simbolico.
La risoluzione, analogamente al caso di Spagna e Regno Unito, non è vincolante: è favorevole la quasi totalità della maggioranza socialista, mentre il centro-destra all’opposizione appare più diviso. Nove giorni dopo la votazione, l’11 dicembre, sarà il Senato francese a vagliare una mozione simile, presentata dai parlamentari comunisti. E non è detto che le risoluzioni abbiano la strada spianata così com’è successo negli altri paesi europei: soprattutto vista la presenza ben radicata sul suo territorio delle comunità ebraica e musulmana più grandi d’Europa. Per questo, nel fine settimana, sono attese manifestazioni da entrambe le parti.
Il ministro degli Esteri transalpino, Laurent Fabius, si è già espresso in principio a favore del riconoscimento dello Stato palestinese, ma precisando che a suo parere deve avvenire al momento giusto perché sia utile al processo di pace. Finora, oltre ai Parlamenti spagnolo, britannico e irlandese, che hanno approvato mozioni non vincolanti, solo la Svezia ha già formalmente riconosciuto lo Stato palestinese.