Chi l’avrebbe mai detto che, a poco più di tre mesi dalla sua elezione, la popolarità di Emmanuel Macron avrebbe conosciuto un picco verso il basso così repentino. Secondo quanto riscontrato da un sondaggio effettuato per il “Journal du dimanche”, infatti, il leader di “En Marche!” avrebbe perso, in appena un mese, ben 10 punti del suo consenso fra la popolazione di Francia. Dal 62% stimato al momento della sua elezione, fino al picco del 64% nel mese scorso, il giovane inquilino dell’Eliseo conosce il suo primo calo di consensi, scendendo all’attuale 54%. Un dato certamente interessante, considerando l’enorme fiducia con la quale la Francia aveva accolto la sua elezione, confermata poi nei sondaggi successivi.
I predecessori
Niente di allarmante, comunque, visto che, secondo il “Jdd”, Macron può annoverare fra i suoi predecessori un nome illustre che fece addirittura peggio: Jacques Chirac, nel 1995, passò dal 59 al 39% in tre mesi (per poi proseguire con indici alternati nel corso del primo e del secondo mandato). Più graduali, invece, le discese di Sarkozy e Holland, con il primo che, nel corso della sua prima annata alla presidenza (consensi del 65% al primo sondaggio dopo l’elezione), rimase su un trend pressoché lineare. Secondo lo stesso giornale, stando al sondaggio Ifop anche il premier Edouard Philippe ha visto calare i propri consensi fra i cittadini: meno 8 punti, dal 64% iniziale all’attuale 56%.
I numeri su Macron
Scendendo nel dettaglio dell’opinione degli elettori, il gradimento nei confronti del presidente resta comunque alto: fra le persone intervistate, il 47% resta “abbastanza soddisfatto” della linea politica intrapresa dal leader di “En Marche!”, mentre solo il 7% si dice “molto soddisfatto”. In solo un mese, però, a essere incrementato è soprattutto l’indice degli insoddisfatti che è passato dal 35% del mese di giugno all’attuale 43%, ripartito fra il 15% (+3) dei “molto insoddisfatti” al 28% degli “abbastanza insoddisfatti” (+5). In aumento anche la percentuale di coloro che, invece, hanno preferito non esprimersi sull’azione di Macron alla guida del Paese: si tratta del 3% degli intervistati, a fronte di appena l’1% del mese scorso.