Benoit Hamon batte Manuel Valls e diventa il candidato socialista alle prossime presidenziali francesi.Ā Ma il Partito ĆØ da rifare, il progetto della gauche da ricostruire. Hamon, subito dopo la vittoria, ha annunciato che “la gauche ha risollevato la testa” e che da domani inseguirĆ il non facile progetto di un’unificazione con Jean-Luc Melenchon e Yannick Jadot, la sinistra piĆ¹ radicale e quella ecologista.
Ma il problema ĆØ all’interno, dove buona parte dei socialisti sono propensi ad unirsi con Emmanuel Macron, l’ex ministro “liberal” che i sondaggi danno come piĆ¹ credibile avversario di Marine Le Pen al ballottaggio. La tensione era palpabile dopo l’annuncio dei risultati: Hamon, forse per la cattiva organizzazione socialista, ha cominciato a parlare davanti alle telecamere prima che il discorso di Valls finisse, spingendo le tv a tagliare il collegamento dello sconfitto che stava riconoscendo la vittoria dell’avversario. Poi, l’attesa stretta di mano nella sede di rue de SolfĆ©rino si ĆØ risolta in un esercizio formale poco coinvolgente: 20 secondi in tutto, con i volti tiratissimi.
Hamon ĆØ stato la seconda grande sorpresa delle primarie dopo Francois Fillon a novembre per la destra, ma adesso i riflettori si spostano sul PS, che a detta di molti ĆØ alle soglie dell’implosione. Valls ha riconosciuto la sconfitta ma ha detto che “sparirĆ ”, nell’impossibilitĆ di sostenere all’interno del partito un programma assolutamente incompatibile con il primo degli ideali che fino ad oggi ha difeso, il lavoro per tutti, la lotta contro la disoccupazione. Valls, dicono nei corridoi socialisti, potrebbe assumere una posizione defilata, Hollande ha giĆ esibito il suo disinteresse e la sua distanza da queste primarie alle quali non ha potuto partecipare vista un’impopolaritĆ che lo avrebbe penalizzato anche piĆ¹ pesantemente di Valls.