Dopo la decisione del Consiglio di Stato francese, la maggiore autorità amministrativa del Paese d’Oltralpe, di annullare il divieto di indossare il burkini – ossia il costume da bagno integrale che lascia scoperto solo il volto delle donne di credo musulmano – anche la città di Nizza, ha deciso di sospendere il divieto. In applicazione di questa sentenza, altre ordinanze municipali che pure vietavano l’uso di burkini sono state sospese.
Alcuni sindaci, però, hanno dichiarato l’intenzione di continuare ad applicare le ordinanze di divieto del costume da bagno a copertura integrale, ignorando la sentenza del Consiglio di Stato.
La settimana scorsa, le polemiche si erano infiammate per l’intervento dei poliziotti, su una spiaggia di Nizza, che hanno costretto una donna musulmana che dormiva con il burkini a togliere alcuni indumenti, mentre a Cannes, nelle stesse ore, un’altra veniva multata perché si trovava in spiaggia vestita con leggins, una tunica e il velo. Nella motivazione c’era scritto che “l’abbigliamento della donna non rispettava i buoni princìpi morali e il secolarismo”.