La Francia continua nella lotta al terrorismo, il presidente Manuel Valls ha presentato oggi nel corso di una conferenza stampa le nuove misure decise dal governo per rafforzare la sicurezza nel paese per fronteggiare meglio l’emergenza jihadista. Il premier francese ha spiegato che le persone implicate in reti terroristiche “che possono passare all’azione”, da tenere quindi sotto controllo, attualmente in Francia sono circa 3.000, ma il loro numero “non cessa di aumentare” in un solo anno sono cresciute del 130%. Per questo sono stati stanziati 425 milioni di euro in tre anni, spesa che sarà compensata dai risparmi della spesa pubblica e quindi non intaccherà la linea di rigore sui conti.
“La prima urgenza” sara’ rafforzare gli strumenti “umani e tecnici”, verranno infatti assunti 1400 nuovi agenti nei servizi di intellingence e, nei prossimi 3 anni saranno assunte circa 2680 persone per la lotta contro gruppi jihadisti. Ma sarà creato anche un data-base particolare per le persone condannate per terrorismo e verrà allestito un sito internet per spiegare al grande pubblico come far fronte all’indottrinamento jihadista. Inoltre, per far fronte al proselitismo nelle prigioni, verranno assunti 60 cappellani musulmani che si andranno ad aggiungere ai 182 già esistenti.
E’ tutta l’Europa a studiare nuove misure anti-terrorismo. La Commissione Ue ha ribadito piu’ volte di voler sostenere gli Stati in questo sforzo ed è impegnata ad approvare “al piu’ presto” le nuove norme sullo scambio dei dati sui passeggeri aerei. La prossima settimana i ministri dell’Interno Ue si riuniranno a Riga, sotto la presidenza di turno lettone. Domani un pacchetto di misure anti-terrorismo dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri. Intanto il Giappone e’ impegnato in una corsa contro il tempo per tentare di salvare i due ostaggi giapponesi caduti in trappola nel califfato.