Potrebbe essere il terzo produttore di automobili del mondo. Sarebbe un gigante economico europeo. Stiamo parlando della fusione tra il gruppo Fca e Renault. L'azienda di origine torinese, con sede legale in Olanda, ha presentato ufficilamente la sua proposta di fusione al marchio francese. Il Lingotto ha messo sul piatto una fusione vera e propria, con la nascita di una società di diritto olandese le cui azioni verrebbero ridistribuite al 50 per cento tra i soci Fca e al 50 per cento restante a quelli di Renault. “L'aggregazione proposta – si legge nell nota diffusa da Fca – creerebbe uno dei principali produttori di auto al mondo in termini di fatturato, volumi, redditività e tecnologia a beneficio dei rispettivi azionisti e degli stakeholders delle società”. Una trattativa che ha fatto volare il titolo di Fca in Borsa, che in apertura ha fatto registrare un rialzo maggiore al 18%.
Le reazioni della controparte francese
La storica casa transalpina ha confermato di aver ricevuto la proposta e ora tocca al suo board, riunito in queste ore a Pargi, rispondere. Anche se si respira un clima di cauto ottimismo visto che il portavoce del governo ha fatto intendere che c'è un atteggiamento favorevole alla proposta. Se si croncretizzasse il gruppo produrrebbe 8,7 milioni di auto, sarebbe il terzo al mondo. “L'aggregazione”, si legge nella nota di Fca, “sarebbe molto vantaggiosa per gli azionisti Fca e Renault realizzando oltre 5 miliardi stimati di sinergie 'run-rate' annuali”.
Le parole dell'ad di Fca Mike Minley
L'erede di Sergio Marchionne ha scritto ai suoi dipendenti una lettera per spiegare come si sta muovendo l'azienda sul. Nella missiva definisce Renault “partner affine che vede il futuro come noi”. Anche se poi predica calma dato che per portare a termine l'operazione potrebbe “servire più di un anno“.