E’ partita la “People’s march for Europe”, la marcia dei sudditi di Sua maestà contrari alla Brexit.
La marcia
Migliaia di persone si sono radunate al centro di Londra diretti verso la piazza del Parlamento per protestare pacificamente contro i piani del governo di Theresa May che prevedono l’uscita del Regno Unito dalla Ue entro il 2019. Il flusso di manifestanti si è prima fermato, passando per Trafalgar Square, fuori dall’ufficio del primo ministro a Downing Street.
La “People’s march for Europe”, dicono gli organizzatori, mira ad “unire, ripensare e respingere” il processo previsto dall’articolo 50 del trattato sull’Unione europea. Alcuni dimostranti portano la bandiera blu stellata, mentre altri alzano striscioni con la scritta “Exit from Brexit”.
Il “repeal bill”
Il referendum si è svolto il 23 giugno 2016 e ha visto a sorpresa un risultato favorevole all’uscita dall’Ue con il 51,9%, contro il 48,1% degli elettori che ha votato per rimanervi. L’esiguità di margine dei vincitori ha aperto anche problemi politici, considerato per esempio che in Scozia gli elettori hanno votato a grande maggioranza a favore della permanenza.
Essendosi trattato di un referendum consultivo e non vincolante, è seguita la necessità di una legge parlamentare per avviare effettivamente l’applicazione dell’articolo 50 e il conseguente negoziato. La notifica dell’attivazione della procedura di uscita è avvenuta il 29 marzo 2017. La prima sessione dei negoziati d’uscita si sono svolti a Bruxelles lo scorso giugno.
Lunedì il parlamento di Westminster voterà il “repeal bill”, la legge che cancellerà l’intera legislazione europea in Gran Bretagna, nonostante i negoziati con Bruxelles procedano molto lentamente.