Il Parlamento europeo di Strasburgo ha deciso di approvare la proposta della Commissione Ue di introdurre una commissione di inchiesta dei cosiddetti Panama Papers, ossia le rivelazioni sulle asocietà offshore e i loro beneficiari. Il compito della commissione sarà quello di indagare sulle presunte violazioni e sui casi di mancato rispetto, da parte della Commissione o degli Stati membri, delle norme comunitarie in materia di riciclaggio, elusione ed evasione fiscale. L’organismo sarà composto da 65 membri e avrà dodici mesi di tempo per presentare la relazione finale.
Inoltre gli Europarlamentari, riguardo alla direttiva anti-elusione, hanno chiesto di inasprire ulteriormente il pacchetto di sei punti elaborato dal belga Hugues Bayet. Ad esempio è stato chiesto che venga data una definizione più precisa di “stabile organizzazione” in modo da includere nel rispetto delle normative anche i grandi colossi del web, che sfuggono a quella casistica.
Inoltre, è stata chiesta l proibizione delle “letterbox companies”, ossia società che vengono aperti in Paesi dove la pressione fiscale è minima per aver un vantaggioso domicilio fiscale. Inoltre dovrebbero essere approvate anche norme più severe sui redditi esteri con un’aliquota minima d’imposta al 15%. Ultimo, ma non per importanza, gli Europarlamentari hanno chiesto che venga stilata una lista nera di tutti i paradisi fiscali e di prevedere sanzioni per contro le giurisdizioni non collaborative.