Buone notizie per la zona euro: l’inflazione negativa, rispetto al mese scorso, si attenuta leggermente: a febbraio la variazione annua dei prezzi al consumo si è attestata al meno 0,3%, secondo una stima preliminare diffusa da Eurostat. Nel mese di gennaio il tasso di inflazione annuale dell’unione valutaria è stato del -0,6%, in accelerazione rispetto al -0,2% di dicembre 2014. Si tratta del tasso più basso fatto registrare dal luglio del 2009.
Segnali di ripresa anche nel carrello della spesa: i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,7% a febbraio su base annua, sempre secondo le stime preliminari dell’Istat. Il carrello della spesa torna così a rincarare dopo la variazione nulla di gennaio. Su base mensile l’aumento è dello 0,6%.
L’aumento dei prezzi è un segnale atteso dagli operatori. L’ingresso in una spirale di deflazione ha caratterizzato la fase finale della crisi economica, con effetti evidenti sulla difficile ripresa del consumi. L’atteggiamento dei consumatori, che rimandano gli acquisti in attesa di condizioni ancora più favorevoli, ha depresso le vendite. Proprio per questo la ripresa di febbraio potrebbe indica anche l’inizio di un’inversione di tendenza dei consumi. Il calo dei prezzi energetici ha poi accelerato i ribassi. Il calo dell’inflazione è combattuto in primis dalla Bce, che ha annunciato il Quantitative easing proprio per riportare la dinamica dei prezzi nel medio termine verso quel +2% che rappresenta il cuore del suo mandato.
Tornando ai dati odierni, l’Istituto rileva che i prezzi dei carburanti tornano ad aumentare a febbraio. Secondo le stime preliminari, i prezzi della benzina crescono dell’1,4% rispetto al mese precedente e quelli del gasolio dello 0,7%. Gli altri carburanti sono invece in calo del 2,8%. L’inflazione acquisita per il 2015 è quindi pari a -0,3%.